Il Gazzettino 20.01.2001 |
Durante lo stesso si sono messe sul piatto tutte le richieste e le possibili soluzione cercando di far incastrare l’attività del calcio femminile con la programmazione delle circa 20 squadre che utilizzano gli impianti del territorio.
Alla fine dello stesso sono emerse delle difficoltà dovute a sovrapposizioni con altre attività che però avevano possibili soluzione per i prossimi mesi.
Sono passati alcuni giorni da quel incontro e oggi vedo sulla stampa un articolo che mi ha lasciato alquanto amareggiato , non per il fatto che la squadra del Patron Moras abbia “Trovato casa dal Doria Zoppola” ma per il fatto che dopo l’incontro che menzionavo prima si sia preferito andare a bussare ad altri senza considerare le soluzioni trovate.
L’articolo inoltre dice “ Viene così dato l’addio in tutta fretta al minirettangolo parrocchiale di Rorai Grande, reperito con difficoltà dopo il “NO” incassato a Fiume Veneto in seguito a una diatriba.
Per onor di cronaca voglio ricordare che quando in tutta fretta dei dirigenti del Bannia mi hanno avvisato che avrebbero iscritto una squadra femminile al campionato di serie C già avevano un campo dove allenarsi e giocare ,in quanto sapevano benissimo che nelle strutture comunali non c’era possibilità immediata di trovare eventuali spazzi.
Per far ulteriore chiarezza, ricordo che la squadra femminile del Bannia si è iscritta a fine settembre quando la programmazione degli impianti si era conclusa già da mesi.
Credo che questo comportamento , tra l’altro dopo ripetuti articoli polemici da parte della dirigenza del Bannia che ha accusato l’amministrazione Comunale di essere succube del Fiume Veneto-Bannia (gestore degli impianti), non faccia onore ad una società che dovrebbe portare avanti dentro e furi del campo di gioco i valori dello Sport.