martedì 14 dicembre 2010

Piccoli amici, in 350 a Fiume Veneto

Messaggero Veneto — 13 dicembre 2010 pagina 10 sezione: PORDENONE


FIUME VENETO. Il calcio più bello. Ieri mattina 350 bambini hanno pacificamente invaso il campo sportivo di Fiume Veneto, in occasione dell’oramai tradizionale “Festa autunnale dei piccoli amici” della destra Tagliamento, manifestazione organizzata dal Fiume/Bannia in collaborazione con il comitato provinciale della Figc. Quaranta squadre in rappresentanza di ventitre società, dieci minicampi allestiti all’interno del rettangolo verde, tanta gioia, allegria e divertimento, per una manifestazione, giunta alla dodicesima edizione, che ha il grande merito di far diventare protagonisti i più piccoli. Un’iniziativa che ha visto arrivare a Fiume Veneto la parte più genuina del movimento, bimbi di 5, 6 anni che chiedono solo di poter giocare, non pensando a risultati e classifiche. Alla fine nessuna graduatoria, ma premi per tutti, consegnati da Giancarlo Caliman, consigliere regionale della Figc, e da Luca Crestan, presidente del consiglio comunale di Fiume Veneto con delega allo Sport. Una festa ben organizzata
dalla società neroverde e ottimamente riuscita, come dimostrato dall’elevato numero di presenze registrate all’impianto fiumano. Il raduno ha preso il via alle 9 con la sfilata dei giovanissimi atleti, proseguendo con le minipartite. Alle 11.30 il momento finale, costituito dalle premiazioni. Un modo per far stare insieme e socializzare tra tanti bambini, ma anche per far riscoprire agli adulti le radici di un gioco, il calcio, che sembra aver perso la “bussola”. Non è dato sapere se tra i 350 piccoli amici visti ieri al Comunale di Fiume Veneto ci sarà qualcuno in grado di calcare i campi della serie A: i protagonisti della speciale “Festa autunnale” hanno dimostrato d’apprezzare l’iniziativa, affrontando con grande impegno le partite. Prossimo appuntamento la festa di primavera ad Azzano Decimo, organizzata dal Condor. Con la speranza che i buoni intenti alla base di queste iniziative trovino concretizzazione non soltanto in due giornate all’anno. Massimo Pighin ©RIPRODUZIONE RISERVATA